Meditazione del giorno
Con Gesù
19 Gennaio “Siamo sotto osservazione”
Se,
ignari del fatto che Dio ci vede per primo, gli rivolgiamo il nostro sguardo
senza incontrare le sue “occhiate” amorose, la verità è che non è Dio che guardiamo.
Sant’Agostino raccomandava: Videntem videre, “guardare colui che vi vede”. Siam
pur certi che il suo sguardo – che tutto avvolge -, ci precede e che siamo
conosciuti da Dio ancor prima di cominciare a fare la sua conoscenza.
Non lo
conosciamo guardandolo, ma lasciandoci guardare da lui, senza nasconderci, così
come non conosciamo il sole fissandolo direttamente, ma socchiudendo gli occhi
ed esponendoci ai suoi raggi. È lo sguardo di Dio a far s’ che siamo quelli che
siamo. Dio, quindi, ci previene sempre.
Nel
suo intimo, ogni essere umano aspira ad essere conosciuto e guardato con amore.
Ognuno vuole essere amorosamente accettato per quello che è. Non è forse una
caratteristica di chi ama, quella di non nascondere nulla all’amato?
È
di grande soddisfazione lasciarsi osservare da Dio, farsi completamente
trasparenti alla sua luce misteriosa, superare consapevolmente qualsiasi difesa
siamo soliti contrapporre.
Infatti possiamo dire che la santità è vivere ogni
attimo della propria vita alla presenza dello sguardo amoroso di Dio, di fronte
al quale nulla di alterato può sussistere. Se rispondiamo pienamente al suo
invito e gli permettiamo di scrutare i nostri recessi più intimi e reconditi,
ne usciremo purificati. A condizione, lo ripetiamo, di non nascondergli proprio
nulla.
(Wilfrid Stinissen)