Meditazione del giorno
Con Gesù
15 Dicembre “Il senso della vita”
Non puoi assumere lo stato eletto dell’orante se non hai compreso che dipendi completamente da Dio. C’è chi per grazia speciale ne è consapevole da subito, chi sin da giovane si rende conto del vuoto esistenziale di questo mondo, chi ha sempre sentito di essere stato creato per Dio e ha considerato tutto il resto trascurabile, e chi si ritiene come un vaso vuoto che aspetta di essere colmato da Dio. Questi comunque sono tutti casi ottimali.
Tale consapevolezza non è solo prerogativa di pochi; in un modo o nell’altro ce l’hanno un po’ tutti, specialmente i giovani che non fanno che ripetere e dimostrare in svariate maniere che la vita non ha senso.La loro è una reazione sana e obiettivamente giusta, perché nulla ha veramente senso se Dio non ne fa parte. I più usano la vita intera per capire che il significato più profondo del loro essere al mondo è Gesù, e che senza di lui tutto è paurosamente irrisorio.
Altri purtroppo, ingolfati nel labirinto del loro “ego”, non ci arrivano mai.
Il vuoto esistenziale che va ingigantendosi e del quale ci si lamenta ormai da più parti rivela il profondo bisogno che l’umanità ha di Dio.
Più te ne rendi conto e più ti metti in condizioni di pregare, perché nella preghiera autentica non ci sono alternative; l’uomo che si rivolge a Dio è indifeso e bisognoso, come il paralitico, il cieco o il lebbroso che Cristo incontrò e risanò sul suo percorso.
(Wilfrid Stinissen)