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Meditazione del giorno

Con Gesù
16 Giugno “I comandamenti segno dell’amore di Dio”
Gesù afferma che il primo comandamento della legge è: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”, e il secondo: “Amerai il prossimo tuoi come te stesso” (Mt 22, 37-39). Egli comunque fa precedere queste esortazioni dalla Buona Novella dell’amore di Dio per l’uomo.
A questo riguardo non ci sono delle aspettative da parte di Gesù, se non quelle che dovrebbero risultare dalla notizia suddetta.
Infatti per quanto i suoi decreti e le sue esortazioni abbiano grande importanza, non costituiscono la sostanza fondamentale del Nuovo Testamento.
Certo è importante amare Dio, ma molto più importante è che Dio ci ami e che noi ci lasciamo amare da lui. Come dice l’apostolo Giovanni: “Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo” (1 Gv 4, 19). Il primo e il secondo comandamento sono quindi più che ovvii per chi sa di essere amato da Dio.
Purtroppo spesso il cristianesimo viene ridotto all’etica e il suo messaggio ad una sequela di regole. La nostra epoca, pur reagendo arrogantemente a quel che viene considerato “moralismo di vecchia data” si è impigliata in un altro genere di moralismo.
Non ci si aspetta più che si pratichino le virtù ma che ci si impegni politicamente e socialmente. Le prediche ci sono ancora e altrettanto numerose, ma su altri tipi di argomenti. La riduzione del cristianesimo all’etica, anche se operata con buone intenzioni, è pur sempre una rinuncia al suo messaggio sostanziale, alla buona notizia che Dio ci ama.
Solo quando ci si renderà veramente conto dell’incommensurabile amore di Dio per l’uomo, che è l’essenza fondamentale del Vangelo, comincerà un vero e proprio sviluppo dell’evangelizzazione, della teologia e dell’esegesi testamentaria.
(Wilfrid Stinissen)
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