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1993 Kottuvally India

Sr.Domenicane > Case all'Estero

1993 Ernakulam DT. Kottuvally-Kérala (India)
(Dominican Sisters of Pompei 1993 - Kottuvally Kaitharam - P.O. 683519 Ernakulam DT. Kerala - India - tel. 0091/4842512075  
e-mail: rosholykotuvally@yahoo.co.in)
22ª Fondazione:
È una casa per accoglienza delle giovani, nata il 3 dicembre 1993. Il 9 giugno del 1996 aprì il Noviziato.
Fondazione della Casa di Ernakulam DT. Keraka
Le nostre Suore in Kérala
Fa, o Signora, che possiamo raggiungere terre lontane per farti conoscere ed amare dovunque sotto il titolo glorioso di Regina del Rosario di Pompei…".
Partendo da questa preghiera quotidiana, la Congregazione delle Suore di Pompei ha voluto aprire una nuova casa di missione in Kérala, India, con la speranza viva di poter lavorare, diffondere il Regno di Dio e la devozione alla Madonna.
Ma perché l’India? Questa terra immensa, in Asia, densamente popolata (quasi un miliardo di abitanti, a maggioranza Induista) è un miscuglio di religioni, culture, tradizioni e usanze. La lingua ufficiale è l’Hindi insieme all’inglese, ma ogni stato (22 in tutto) ha una propria lingua e una propria scrittura.
Dopo duemila anni di evangelizzazione, la Chiesa indiana è ancora all’inizio. I cattolici sono pochissimi, solo il 2% della popolazione. Gli indù credono fermamente nei loro dei; non c’è spazio per la conversione.
Parlando con un sacerdote indigeno su questo argomento scoprimmo che oltre l’ostacolo delle religioni, c’è un’altra ragione più profonda: il governo, che è fondamentalmente Indù; sostiene ogni famiglia povera dandole un aiuto al mese; se la famiglia si lasciasse convertire al Cristianesimo o all’Islamismo il verrebbe meno. In tal modo essa è costretta a rimanere fedele all’Induismo soprattutto se vive nella miseria.
In Kérala, dove è situata la nostra casa, le tradizioni sono molto radicate. L’osservanza della casta, già abolita anni fa, si tocca con mano. Gente che non appartiene alla stessa casta non si guarda in faccia, ognuno vive per conto proprio.
Questo fatto è vero non soltanto tra gli Indù e i musulmani, ma anche fra i cristiani.
Recentemente abbiamo fatto tradurre la Supplica alla Madonna di Pompei in Malayalam, la lingua di Kérala e l’otto maggio alla presenza dei nostri vicini ed amici cristiani abbiamo partecipato alla S. Messa ed alla recita della Supplica.
Eravamo commosse di questo evento storico perché crediamo che è un segno della predilezione e benedizione della Madonna.
Nelle Chiese le sedie non esistono perché tutti siedono a terra; nell’entrare in Chiesa tutti depositano le scarpe vicino alla porta. Le donne sono sul lato destro, gli uomini su quello sinistro. L’uso dei sari, per le donne, ed il mundu (un pezzo di stoffa che gli uomini usano al posto dei pantaloni), è ancora prevalente.
I mezzi pubblici sono gremiti a tutte le ore; le donne siedono avanti e gli uomini dietro. Le donne sono considerate un fardello enorme, soprattutto per le famiglie più povere, nel momento in cui devono sposarsi. È duro preparare una dote fatta di oro, denaro, mobili ed altro; significa, infatti, togliere dalla mensa il cibo di diversi giorni.
I nostri vicini sono tutti Indù, ci rispettano e ci stimano.
Ogni casa ha un pozzo dove attinge acqua per le faccende domestiche. Non tutti, però, hanno acqua potabile. La maggior parte attinge ai pozzi che stanno ai margini della strada e sono di proprietà dello Stato. Con l’aiuto di Dio speriamo di poter fare il meglio per questo popolo, sapendo, al di là dei sacrifici che sosteniamo, che è Lui che agisce e lavora. A Maria affidiamo ogni nostro sforzo.

*Responsabile della Comunità di Kottuvally
Madre Caterina Arakkal (Indiana)
Comunità di Kottuvally
Attualmente le Suore appartenenti alla comunità sono:

A)
Suor Maria Ancilla Thyparambil (Indiana)
Suor Maria Aneetta Ittitara (Indiana)  
Suor Maria Anitha Arakkattara (Indiana)

C)
Suor Maria. Clear Thyparambil (Indiana)

G)
Suor Maria Giovanna heramanthuruthi (Indiana)
J)
Suor Maria Jancy (Indiana)
Suor Maria Jenifer Puthussery (Indiana)
Suor Maria Jeseenta (Indiana)
L)
Suor Maria Lidia  (Indiana)
Suor Maria Lincy (Indiana)
M)
Suor Maria Monica Tannikot (Indiana)
R)
Suor Maria Regina Vettaparambil  (Indiana)
Suor Maria Rosalia (Indiana)
Suor Maria Rosangela Murikkal (Indiana)
Suor Maria Rosmy Padamattummel (Indiana)
S)
Suor Maria Sibila Mullassery (Indiana)   
T)
Suor Maria Teresa Olattupuram (Indiana)








Sr. Maria
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*La Missione a Kottuvally, in India

L’esperienza missionaria nelle Filippine ed i risultati raggiunti in campo vocazionale spingono la Congregazione in altri paesi e dopo un’accurata analisi delle richieste pervenute, nel verbale del Consiglio Generale del 1° febbraio del 1993, si legge per la prima volta:  India.
Il 30 novembre dello stesso anno, a Parur nel Kerala, le Suore Domenicane “Figlie del S. Rosario di Pompei”,  piantarono una seconda tenda.

Le difficoltà furono notevoli   anche per il clima e la lingua ed il lavoro organizzativo fu duro.
Tutto cominciò “in una piccola casa presa in affitto, oggi non sufficiente ai bisogni della Comunità”.
Il 25 marzo del 1996, la Superiora Generale, Madre Colomba Russo, emise il Decreto di erezione canonica della Casa di Noviziato, residenza delle giovani che desideravano vivere il carisma della Congregazione ricevuto come mandato dal beato Bartolo Longo.
Il disagio logistico della casa, divenuta fin troppo piccola per l’attività missionaria, fu superato dal progetto di una nuova struttura da costruire nello stesso stato del Kerala, a Kottuvally.
Il 15 giugno del 1996 alla presenza del Vescovo della Diocesi di Kottapuram, Sua Ecc. Mons. Francio kallarakal, fu posta la prima pietra di un nuovo edificio ; a giugno del 1997 la Casa era parzialmente pronta; vi si trasferirono nel piano completato le suore della Comunità.
Finalmente il 17 gennaio del 1998, con una solenne cerimonia venne benedetta la nuova casa.
Il giorno successivo quattro novizie presero l’abito emettendo i voti nelle mani della Madre Colomba Russo, Superiora Generale della Congregazione.
“Le norme restrittive emanate dalla Conferenza Episcopale Indiana ci hanno imposto ad organizzarci per il noviziato sul posto, perciò abbiamo costruito una casa adatta a tale scopo.
Le giovani che sono passate per essa sono rimaste attratte dal carisma mariano vissuto dalle suore preposte alla formazione ed hanno chiesto di iniziare un cammino di risposta alla chiamata del Signore”.
Nella casa, che è un modello di costruzione, non poteva mancare il Fondatore della Congregazione e perciò, al centro, fu collocato un imponente monumento che raffigura il Beato Bartolo Longo che ha vicino a sé un bambino; egli è in atteggiamento di consegna della corona alla suora che, a sua volta, porta in braccio una bambina.
Il monumento, realizzato in cemento, è una copia fedele di quello in bronzo del Maestro Scatragli.
Dunque, anche qui si realizza il progetto di diffusione del carisma longhiano.


Grazie all'aiuto dei benefattori, in questi ultimi anni, la Fondazione "Elena Sapio" ha portato avanti progetti di cooperazione allo sviluppo: nelle Filippine, in India, in Indonesia e in Nigeria, costruendo scuole, orfanotrofi e dispensari.
Le Suore del S. Rosario di Pompei nelle missioni oltre oceano sono attente alle necessità primarie e spirituali dei poveri e, sulle orme del loro Fondatore, svolgono un lavoro intenso di promozione umana integrale e di istruzione, con la testimonianza, il primo annuncio, il dialogo, la gioia e tanto calore umano. Pur non possedendo un carisma esclusivamente missionario interpretano la missione come dimensione evangelica primaria.

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