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Missioni Mariane Anno 2008

Il Santuario > Madonna Pellegrina > Anni 2000/2009

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Cisterna di Latina (LT)

24-27 Gennaio 2008 - Parrocchia: "Santa Maria in Cielo" - Parroco: "Don Giancarlo Masci"
La testimonianza del Parroco
Un giorno, recatomi da un mio amico sacerdote, mi ha colpito un insolito movimento di gente che entrava ed usciva dalla sua chiesa. Mi sono incuriosito e, con gran sorpresa, ho scoperto che era in corso la Missione Mariana del Rosario con l’Immagine pellegrina della Madonna di Pompei.
Ho scoperto, in quella circostanza, che era possibile organizzare anche nella mia parrocchia lo stesso evento.
Senza perdere tempo, sono andato di persona a Pompei a fissare la data con i responsabili della Missione. Qui ho trovato e conosciuto dei giovani meravigliosi, educati ed accoglienti, molto motivati nel particolare servizio missionario di accompagnare l’Icona pellegrina, in Italia e all’Estero, guidati dal simpatico e vulcanico Don Antonio Marrese, apostolo di Maria e grande organizzatore e trascinatore.
Della Missione Mariana, mi ha colpito immediatamente che non si trattava di un fatto devozionale, ma di una vera e propria esperienza di fede e di speranza alla scuola della Madre del Signore, così
come cantava mia madre in un antico canto mariano.
Benedetta sia mia madre per avermi inculcato l’amore per la Vergine Maria e per la Madonna del Rosario di Pompei… come del resto han fatto tutte le nostre vecchie mamme, sempre con la corona del Rosario in mano e le "Ave Maria" bisbigliate in continuazione!
Stabilita la data, ho cercato subito di coinvolgere tutte le forze della Parrocchia per l’organizzazione dell’evento, in comunione e condivisione con le altre Parrocchie della Città. Tutti si sono messi al lavoro e hanno dato la massima disponibilità: operatori pastorali, volontari, enti pubblici, scuole e autorità. Per dare il più ampio risalto all’evento abbiamo informato anche le città vicine, ricorrendo anche al semplice, ma efficace volantinaggio. Abbiamo atteso con ansia il giorno fissato.
Sono stati giorni di trepidazione per il cattivo tempo e per la paura che la gente non rispondesse. Giovedì 24 gennaio, invece, è stata una giornata di sole…, un po’ fredda, ma senza pioggia. È stato un bell’inizio, quasi presagio dei giorni di luce, pace, amore, preghiera, comunione e di festa che sarebbero sopraggiunti.
Che brava la nostra Mamma celeste! Penso che da tempo aspettava di regalarci queste giornate di paradiso. Giornate intense: dall’accoglienza partecipata alla Stazione Ferroviaria, alla sosta nella chiesa di San Francesco, con la presenza di tantissima gente e delle autorità cittadine, fino al saluto finale d’addio per la partenza.
Il programma preparato era ricco di appuntamenti. In sordina, tuttavia, la preoccupazione per la buona riuscita della missione, insieme al timore per il mancato coinvolgimento delle persone non mi lasciava mai. Mi chiedevo: riuscirà Maria a parlare al cuore della gente?
Ai dubbi, alle ansie, alle incertezze c’è stato subito un crescendo di risposte in positivo, man mano che passavano le ore e si vedeva un "pellegrinaggio" continuo di gente che andava e veniva, con tanti che sono rimasti in chiesa per ore e ore.
Una nonna di 90 anni mi ha raccontato che un giorno è venuta la mattina ed è andata via la sera per "godersi la Madonna", senza mangiare e bere per tutta la giornata. Ed io, estasiato, emozionato, coinvolto dalla cima dei capelli fino ai piedi, accoglievo, salutavo, andavo avanti e indietro tra la gente in chiesa.
Ho visto veri miracoli. Gente che mai mi sarei aspettato coinvolta, emozionata, gioiosa, con gli occhi pieni di lacrime. Non sono stato mai sommerso d’abbracci e di ringraziamenti, come in quei giorni.
Mi dicevano: "Don Giancarlo ci hai fatto un regalo straordinario! Che giornate stupende! Non potevamo ricevere un dono più grande!".
Ringraziamenti che continuano, ancora oggi, dovunque vada. Grazie Maria, cara Mamma celeste! Non sapremo mai in che modo sei entrata nel cuore dei tuoi figli per parlar loro come una vera mamma sa fare. Che traccia lascerà questo Tuo passaggio? I frutti, ne sono sicuro, saranno abbondanti, perché in questi giorni abbiamo sperimentato la presenza del "Regno del Tuo Figlio" in mezzo a noi.
Ricordiamo con un pizzico di nostalgia le intense giornate inaugurate dal "Buon giorno a Maria" e concluse dalla "Buona notte a Maria". Giorni in cui si è pregato tanto per la famiglia e per le famiglie: dalle celebrazioni eucaristiche alle veglie e ai tanti rosari. Esaltante la serata di Don Giosy Cento che ha saputo coinvolgere tutti, dai giovani ai nonni. C’è entrato nel cuore, soprattutto, con il suo profondo commento al Vangelo, durante la celebrazione eucaristica, e il ringraziamento con la chitarra ed il cuore dopo la comunione. Grazie, Don Giosy, prete vero, innamorato di Gesù, della Madonna e della gente, vero apostolo del Vangelo!
Molto partecipata e sentita la celebrazione dell’Arcivescovo di Pompei, Mons. Liberati: fedele e umile servitore e pellegrino con Maria. Che bello vederlo accompagnare Maria ed incoraggiare i
giovani ad essere protagonisti della propria vita.
Cosa avrà detto Maria ai tanti ragazzi delle scuole e del catechismo? Maria continuerà ancora a parlare ai loro cuori. Quante lacrime sono state asciugate in questo continuo passare davanti alla Sacra Immagine. Quante storie dolorose e quante sofferenze sono state raccontate a Maria?
Non sono mancati all’appuntamento i malati, gli anziani, i disabili.
Questa Mamma speciale ha saputo proprio incontrare tutti e per questo il nostro amore a lei in questi giorni si è rafforzato in maniera sorprendente.
Grazie ai "Missionari"; ai sacerdoti, alle Suore e ai giovani laici, entusiasti e gioiosi. Grazie agli agenti della Polizia Stradale che accompagnano l’Icona pellegrina in tutti i suoi spostamenti. Grazie, soprattutto, alla Vergine.
Il 18 febbraio, saremo in pellegrinaggio a Pompei, per ringraziare Maria e per inginocchiarci davanti a quell’Immagine che è stampata nei nostri occhi e nei nostri cuori, per invocarla con la fede e l’amore del Beato Bartolo Longo, che ci auguriamo sia presto riconosciuto come santo.
Pro-memoria
Nel pomeriggio del 24 Gennaio, arrivo dell’Icona della Madonna. Saluto del Sindaco e del Vescovo e solenne celebrazione eucaristica. Al mattino del 27 Gennaio, recita del santo Rosario, celebrazione eucaristica e Supplica alla Madonna. Al termine, partenza dell’Icona per Pompei.

(Autore: Giancarlo Masci)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
San Donato a Livizzano (FI)

14-17 Febbraio 2008 - Parrocchia: "San Donato" - Parroco: "Don Mario Boretti"
Emozioni, gioia e ricordi con l’Icona pellegrina
Eccellenza, sono un’ex alunna, anzi una ex orfanella. Sono stata ospite dell’Orfanotrofio femminile di Pompei dal 1942 al 1954, ben dodici anni, dai cinque dell’ingresso ai diciassette dell’uscita. Da allora vivo a Castelfiorentino (FI), dove mi sono sposata ed ho avuto tre figli. Ora sono nonna di cinque nipoti. Da "Il Rosario e la Nuova Pompei", che leggo sempre avidamente e tutto d’un fiato, quando ho letto che la Madonna veniva pellegrina a Livizzano di Montespertoli ho avuto un tuffo al cuore e ho detto a mio marito: "Voglio essere presente al momento dell’arrivo del quadro, perciò andiamo a Montespertoli". Così il 14 febbraio siamo partiti per tempo per Montespertoli, distante circa venti chilometri, per essere sicuri di trovare posto alle 16.00, quando sarebbe arrivata l’Icona della Madonna. All’arrivo dell’autocappella, che trasportava l’effige, sono uscita sul piazzale davanti alla chiesa e lì ho avuto il piacere d’incontrarla. Mi sono avvicinata e mi sono presentata come un’ex alunna del Santuario di Pompei. Lei mi ha stretto la mano con tanto affetto che per me è stata un’emozione grandissima e intensa, fino alle lacrime. In quel momento sono andata a ritroso nel tempo e mi sono rivista bambina nel corridoio dell’Orfanotrofio quando tutte in fila salutavamo il Vescovo, ma da lontano. Ora, a distanza di cinquantaquattro anni quel desiderio di stringere la mano al Vescovo di Pompei si è avverato con Lei, pellegrino assieme alla Madonna in terra di Toscana. La mia infanzia e la mia adolescenza l’ho trascorsa all’ombra del Santuario. Sono stati anni gli anni della mia formazione e educazione, sotto la guida sapiente delle Suore, con alcune delle quali ancora ho un rapporto epistolare. Oggi, dopo cinquantaquattro vissuti a Castelfiorentino, si può dire che sono una toscana doc: qui sono nati i miei figli e i miei nipoti: qui ho celebrato le nozze quando ne avevo diciotto e quelle d’oro, due anni fa. La mia Madonnina di Pompei, tuttavia, è sempre stata nel mio cuore. L’ho sentita sempre vicina nei momenti bui della vita. Ho sempre avvertito la sua protezione su di me e la mia famiglia. Assieme alla sua protezione ho sperimentato anche quella del Beato Bartolo Longo, il mio papà per dodici anni a Pompei e per sempre nella vita. Mi scusi se con questa lettera l’ho disturbata, ma ho voluto esternarle la mia riconoscenza per il suo gesto paterno. Mi tenga presente nelle sue preghiere. Io sarò sempre fedele all’insegnamento ricevuto dalle Suore e tutte le volte che ci sarà il raduno degli ex alunni, sarò presente come lo sono stata sempre in passato fino all’ultimo, che si è svolto dal 20 al 21 ottobre 2007. Con i più calorosi ossequi mi dico sempre en’ex alunna, ovvero ex Orfanella del Santuario di Pompei.
(Cornelia Iannotta – Castelfiorentino - FI)
Nel mese di dicembre 2007, insieme al parroco Don Mario Boretti, con il quale eravamo di passaggio, abbiamo fatto sosta al Santuario di Pompei per celebrare la Santa Messa. Con mia gran sorpresa Don Mario mi sollecita a trovare gli incaricati delle missioni mariane per avere la venerata immagine della Madonna di Pompei nella nostra parrocchia.
Al momento, mi è sembrato piuttosto difficile realizzare ciò. Era quasi mezzogiorno e dovevamo ripartire subito. Intanto, mi fu indicato Don Antonio Marrese, quale incaricato della Missione Mariana del Rosario, che per pura combinazione stava ritardando la sua partenza per un viaggio. Così in breve tempo fu possibile organizzare la missione, proprio nei giorni che desiderava il nostro parroco.
Sono ancora pieno di stupore, ricordando quei momenti e di come la Madonna abbia guidato gli eventi: bastavano pochi minuti di differenza e tutto sarebbe saltato!
San Donato a Livizzano, la nostra parrocchia, è una piccola comunità di campagna della diocesi di Firenze, tra Montelupo e Montespertoli. Conta non più di trecento anime, tuttavia è un luogo
particolare dove si venera la "Madonna del Rosario Perpetuo di Maria", in attesa di ricevere ufficialmente il titolo di Santuario, che attira numerosi fedeli da tante parti della Toscana e d’Italia.
Il "Roseto Perpetuo" è un movimento di preghiera fondato dal parroco, Don Mario Boretti, il 10 dicembre 1982, che ha avuto l’onore del riconoscimento del Santo Padre Giovanni Paolo II in ben due occasioni: in una lettera in cui definiva "lodevole iniziativa" il "Roseto Perpetuo" e, poi, con una benedizione apostolica per tutti i membri del movimento. Ad oggi, gli iscritti, dei quali, oltre ai laici, fanno parte anche Cardinali, Vescovi, Sacerdoti, Religiosi e Monaci di clausura, sono oltre Cinquanta tremila, in Italia e all’Estero.
La venerata immagine della Madonna di Pompei è giunta a San Donato nel primo pomeriggio del 14 febbraio. Sul sagrato della piccola chiesa, Don Mario insieme ai "Cavalieri di Maria" e a numerosi fedeli ha atteso pazientemente l’arrivo dell’auto cappella che la trasportava. Al suo arrivo, come bambino che corre incontro alla propria madre, Don Mario è corso incontro all’Icona della "Mammina d’Oro", così lui ama chiamare la Vergine Maria. È stato commuovente vedere l’anziano sacerdote "prete dell’attesa", come ama definirsi nel suo libro "Un Prete di campagna", coinvolgere tutti in un afflato d’amore verso la Madre di Dio.
È seguita la Santa Messa, presieduta da Mons. Carlo Liberati, Arcivescovo di Pompei, che, come un buon pastore, ha saputo offrire alla folla esultante, che gremiva la chiesa, parole vive e di stimolo per un maggiore impegno di ciascuno nel cammino ecclesiale. Al termine, un incontro cordiale con il Parroco, segnato da reciproci segni di stima, ha dato inizio alla missione mariana.
Nei giorni seguenti i missionari pompeiani, guidati da Don Antonio Marrese e Don Rosario Pepe, hanno meravigliosamente animato il Rosario meditato e, soprattutto, la santa Messa, con omelie molto apprezzate da tutti per la chiarezza e la profondità dei concetti espressi, da cui emergeva chiaro il cammino della fede che porta a Gesù aiutati dalla splendida testimonianza di vita di Maria: ad Jesum per Mariam, che è anche l’indirizzo spirituale della nostra parrocchia di San Donato.
Momenti di struggente spiritualità sono stati il "Buongiorno a Maria" e la "Buonanotte a Maria", guidati da Don Antonio che, nonostante la sua imponente figura, suscitava tenerezza nei presenti per il suo tono pacato e la gran devozione che traspariva dalle sue parole.
La missione si è conclusa domenica 17 febbraio, dopo la solenne concelebrazione presieduta da Mons. Pasquale Mocerino, Vicario Generale di Pompei, cui hanno partecipato 16 sacerdoti. Al termine del sacro rito, la venerata Immagine è uscita dalla chiesa, tra una folla commossa, accompagnata fino all’auto cappella da Don Mario, che, a nome di tutti, le ha rivolto parole di filiale devozione.
Sono stati giorni che non dimenticheremo, vissuti in vera comunione fraterna, commossi per la grande manifestazione d’affetto che veniva da persone di ogni genere. Basti pensare che in solo quattro giorni sono state distribuite oltre tremila comunioni e che almeno due sacerdoti hanno
confessato dalla mattina alla sera. La presenza di Maria toccava i cuori e li spingeva con amore verso Suo Figlio.
Che trionfo! Da quella piccola collina si sono levati raggi di luce che hanno illuminato l’oscurità di questa nostra società malata. È stato bello vedere Carabinieri e Vigili Urbani presiedere alla funzione e rendere omaggio alla nostra Regina del Cielo, certamente un grande esempio di fede e di rispetto per il popolo.
Nell’attesa di rivederci a Pompei, nel mese d’ottobre per ricambiare la visita, desideriamo dire grazie a Don Antonio Marrese, a Don Rosario Pepe e ai loro collaboratori perché ci hanno aiutato a vivere un’esperienza unica di preghiera con Maria, da cui tutti siamo stati edificati e contagiati. Un grazie di cuore anche a Don Mario per averci fatto vivere momenti d’intensa e commuovente spiritualità e per averci insegnato ad amare ancora di più Maria, la nostra "Mammina d’Oro".
(Autore: Luigi Di Palma)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Salerno (SA)

28 Febbraio - 02 Marzo 2008 – Parrocchia “San Giuseppe Lavoratore" - Parroco: "Don Marcello Tamburo"
Viviamo tempi difficili, in cui la fede appare oscurata, messa in disparte dal "mondo", finanche aggredita: la stessa preghiera sembra quasi un esercizio vano, una pratica comune tra le persone anziane.
Eppure, la fede c’è, non è affatto svanita. Ed è una fede gioiosa, viva, coinvolgente. Lo conferma l’entusiasmo con cui la comunità della Parrocchia di san Giuseppe Lavoratore di Salerno ha accolto, tra il 28 febbraio e il 2 marzo, il venerato dipinto della Madonna del Rosario di Pompei.
Già all’arrivo della sacra Immagine, l’auto cappella che la trasportava quasi faticava a passare tra la folla: nonostante il pieno pomeriggio, erano centinaia gli uomini e le donne ad attenderla. Per non dire della celebrazione eucaristica che è seguita, presieduta da Mons. Carlo Liberati, Arcivescovo-Prelato e Delegato Pontificio di Pompei: la Chiesa era stracolma e lo diciamo con gioia erano tantissimi i giovani o i giovanissimi che l’affollavano.
Ma ciò che ha davvero sorpreso è che, nei giorni successivi, vi sia stata la stessa convinta partecipazione, la stessa dimostrazione di una devozione profonda, lo stesso clima di gioia e preghiera. Segno di una bella comunità cristiana. Gesù disse un giorno: "Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amati, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri".
Ecco, la Parrocchia di San Giuseppe ci ha dato questa sensazione: abbiamo visto il parroco, Don Marcello Tamburo, impegnatissimo nell’organizzare e coordinare i diversi appuntamenti e abbiamo
visto all’opera i suoi collaboratori in un clima di piena serenità e armonia.
Una bella immagine di comunità cristiana, il cui reciproco sostegno e la continua collaborazione sono un segno di speranza, stridente con una società secolare in cui l’individualismo è il tratto distintivo. Va detto come, in ogni attività tenutasi in Parrocchia, sia stata sempre centrale la preghiera del Rosario.
Un cristiano, senza la preghiera, è nulla: nessuna azione è possibile senza prima ricercare e trovare la forza in Dio. E il Rosario che, nella sacra immagine, la Vergine ha tra le mani, è una preghiera di grande forza; è in definitiva uno strumento attraverso cui si ricorda il Vangelo e la vita di nostro Signore, uno strumento per la migliore comprensione della stessa.
Alla fine dei quattro giorni, poi, i sacerdoti e i laici missionari di Pompei hanno donato alla comunità
parrocchiale una riproduzione del dipinto della Madonna del Rosario e una raffigurazione del Beato Bartolo Longo, cui è annessa una piccola reliquia.
Ma la parrocchia di San Giuseppe ha voluto anche ricordare in maniera speciale l’evento di grazia: Mons. Gerardo Pierro, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, ha inaugurato una edicola votiva che riproduce su maiolica, da un lato, l’immagine di Maria e, dall’altro, quella di San Giuseppe Lavoratore che insegna a Gesù i segreti del suo mestiere di falegname. Sono segni.
Un evento così importante non avrebbe senso qualora non lasciasse tracce durature sulla comunità. Ma la Vergine Maria non dimentica e continuerà a sostenere chi le si è rivolto con tanta devozione.

(Autore: Giuseppe Pecorelli)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Bitonto (BA)

05/06 Marzo 2008 – Santuario “Santi Medici" - Parroco: "Don Mimmo Minafra"

Puntuale, alle 16,30, di mercoledì 5 marzo, l’Icona della Madonna del Rosario è arrivata a Bitonto, in Piazza XXVI Maggio.
Trasportato a spalle dai portatori bitontini in "alta uniforme", il quadro era atteso da tutte le autorità civili, politiche e militari e da centinaia di fedeli che hanno gremito il Santuario dei Santi Medici quasi fosse la festa dei Santi Patroni.

Numerosi erano anche i confratelli dell’Arciconfraternita del Rosario di Bitonto, in abiti da cerimonia, guidati dai tre membri dell’amministrazione.
I saluti di rito sono stati formulati da Don Francesco Savino, Rettore del Santuario dei Santi Medici, e da Don Antonio Marrese, responsabile della peregrinatio Mariae del Santuario di Pompei in Italia e nel mondo.
Entrambi hanno fatto quasi da prologo ad un atto inatteso, quello del Sindaco, Prof. Nicola Pice, che ha letto l’atto di affidamento della città di Bitonto alla Vergine del Rosario, composto da lui stesso, , e, in conclusione, dopo essersi genuflesso davanti all’Icona, si è sfilato la fascia tricolore e l’ha appoggiata sulla base che sostiene l’immagine della Madonna.
Il quadro della Regina del Rosario ha sostato per poche ore nella cittadina pugliese, prima di proseguire per Squinzano. Un evento voluto fortemente dal vicerettore del santuario dei santi
Medici, Don Domenico Minafra che è andato personalmente a Pompei lo scorso autunno a sostenere la richiesta di tutta la comunità cittadina.
E anche se per poche ore, il Santuario bitontino, aperto tutta la notte tra mercoledì e giovedì, è stata meta di pellegrinaggio di migliaia di fedeli, che hanno partecipato intensamente ai momenti di preghiera animati da varie comunità.
Giovedì mattina, alle 10.30, è stato Don Savino a celebrare la Santa messa solenne e, poi, alle 12.0, a presiedere la recita della Supplica alla Vergine del Rosario di Pompei, sgorgata dal cuore innamorato del Beato Bartolo Longo.
Al termine, l’Icona della Vergine ha ripreso la sua peregrinatio verso Salento, attesa dai cittadini e dai devoti di Squinzano.

(Autore: Antonio Marrese)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Squinzano (LE)

06/09 Marzo 2008 – Parrocchia “Santa Maria delle Grazie" - Parroco: "Padre Tarcisio De Pascalis ofm"
Quando, giovedì 6 marzo 2008, nel campo sportivo della città, ha fatto il suo ingresso, l’Icona pellegrina della Madonna di Pompei ha trovato tutta Squinzano ad attenderla: bambini, ragazze, giovani, famiglie, anziani e due ali gremite di popolo, carabinieri, volontari della Protezione Civile, Religiosi, Sacerdoti, Autorità Civili ed Ecclesiastiche.
È iniziata così, tra l’esultanza popolare, la Missione Mariana del Rosario nella cittadina salentina in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario di fondazione della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie dei Frati Minori.
Poi, tutti in processione, guidati dall’Arcivescovo Metropolita di Lecce, Mons. Cosmo Francesco Ruppi e dal Parroco, Padre Tarcisio De Pascalis, promotore dell’evento, ci si è incamminati, con preghiere e canti mariani, verso il cinquecentesco convento francescano in Piazza Vittoria, cuore commerciale di Squinzano.
Le prime parole risuonate nel cuore e nella mente dei fedeli presenti sono state quelle del responsabile della Missione, Don Antonio Marrese, che, a nome dei missionari di pompeiani, ha invitato a considerare la presenza dell’Icona pellegrina della Vergine di Pompei come un’occasione preziosa di conversione per tutti, soprattutto per "i lontani", e di consolazione e di tenerezza per gli ammalati, i sofferenti e tutti quelli appesantiti nel loro cammino esistenziale dalle prove della vita.
Ha fatto seguito il saluto del Sindaco Gianni Marra, che, dopo aver manifestato la gratitudine dell’Amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza per l’evento, ha ricordato come Squinzano si fregia del titolo di civitas mariana.
Il tema posto all’attenzione dei fedeli durante i giorni della missione, dal 6 al 9 marzo, in ossequio all’anniversario parrocchiale, è stato: "Parrocchia vera presenza sacramentale di Cristo in mezzo alle nostre case e famiglia di tutte le famiglie di un determinato territorio".
L’Arcivescovo Ruppi, presiedendo la prima celebrazione in programma, ha rilevato la dimensione squisitamente spirituale della "visita" della Madonna di Pompei a Squinzano, ricordando come la Madre del Signore sia per tutti fonte di speranza, di gioia, di grazia, di santità. In tal senso, ha
ricordato come il convento, sede della parrocchia, sia stato in passato crocevia di santità, avendo ospitato Sant’Egidio da Taranto e il venerabile Giuseppe Ghezzi. La Madonna di Pompei, amata e venerata in tutta Italia e all’Estero, come a Montreal e in tanti altri luoghi, è segno di salvezza e speranza per gli ammalati, i bambini e per tutti: Al termine della celebrazione, Don Antonio Marrese ha donato, a nome del Santuario di Pompei, un’artistica croce pettorale al Metropolita di Lecce, come segno dell’amore di Maria per i suoi figli del Salento. A conclusione della serata si è esibito in concerto Don Giosy Cento, messaggero di valori evangelici, mediante il canto, e di limpidi ideali per la gioventù. Il tema "Maria, figura della Chiesa" ha accompagnato e ispirato le celebrazioni di venerdì 7. È stato, soprattutto, il Superiore Provinciale dei Frati Minori di Lecce, Padre Agostino Buccoliero, a offrire un’interessante riflessione a tal riguardo: "… Maria è figura della Chiesa che accoglie i figli di Dio e nello stesso tempo ne è modello. Sul calvario, sotto la Croce, come narra il Vangelo, si manifesta una nuova identità. Nelle parole pronunciate da Gesù morente, inizia un nuovo rapporto tra Giovanni e la Vergine: Maria, segno della nuova umanità, è consegnata al discepolo come Madre e il discepolo è affidato come figlio a Maria, che in lui diventa Madre di tutti gli uomini".
Sabato 8 marzo, è stato un giorno particolarmente ricco per la presenza di devoti e pellegrini provenienti anche dai paesi limitrofi, che hanno partecipato intensamente ai momenti di preghiera
in programma e, soprattutto, alla celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati.
L’Arcivescovo di Lecce, Mons. Ruppi ha presieduto la celebrazione del 9 marzo, al termine della Missione Mariana del Rosario, che ha donato a tutti giornate di vera speranza cristiana e d’intensa preghiera con Maria e a Maria, venerata sotto il titolo di Vergine del Rosario di Pompei.
Partendo dal Salento, terra ricca di arte, tradizioni e fede millenaria, la prodigiosa immagine della Madonna di Pompei consegna ai nostri cuori il ricordo di un’attesa che si realizzerà nel giorno senza tramonto, quando i nostri occhi vedranno Dio, nell’intimità della comunione trinitaria, e Maria nella glori degli angeli e dei santi.
(Autore: Cristoforo Aldo De Donno)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Torre Del Greco (NA)

03/06 Aprile 2008 – Parrocchia “Santa Maria delle Grazie" - Parroco: "Don Alfonso Punzo"

In occasione del 25° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Mons. Alfonso Punzo, Parroco della chiesa Madonna delle Grazie a Torre del Greco, si è realizzato un sogno, da tempo accarezzato, quello di organizzare la Missione mariana del Rosario con l’Immagine pellegrina della Madonna di Pompei. Sono stati giorni di intensa attività e lavoro per preparare una degna accoglienza alla Regina del Santo Rosario di Pompei, che ha donato a tutto il popolo torrese momenti di autentica spiritualità.
Accolta da una folla in tripudio il 3 aprile nella piazza antistante la Chiesa dei Padri Carmelitani, la
preziosa Icona, seguita dal popolo in processione, alle ore 18.00, giungeva nella chiesa parrocchiale che, per la presenza viva di Maria, sembrava dilatare la sua dimensione per accogliere la marea di fedeli che desiderava salutarLa.
Mons. Carlo Liberati, Arcivescovo di Pompei, ha presieduto la prima solenne celebrazione eucaristica in programma. Durante l’omelia, ha esortato, con parole incisive, a guardare Maria come modello di tutte le donne e, soprattutto, delle mamme, alla cui vigilanza e spirito di sacrificio è affidata la difficile missione di far crescere i propri figli in modo armonioso e responsabile e di educarli alla fede.
Nel Cenacolo, in compagnia di Maria, intense e molto partecipate sono state, non solo le celebrazioni eucaristiche, ma tutti i momenti di preghiera, animati dai giovani della missione e dai sacerdoti, tra cui Don Antonio Marrese e Don Rosario Pepe. Nell’abbandono fiducioso a Maria, nel santo Rosario, la preghiera zampillava come una fresca sorgente, lavacro delle anime e delle coscienze inondate di Grazia. Molti sono stati i fedeli che dopo aver pregato hanno celebrato il Sacramento della Riconciliazione.
Lo Spirito si è posato come venticello di primavera anche su tanti bambini delle scuole materne ed elementari, che venerdì, alle 9.00, guidati dalle loro maestre hanno avuto davanti all’Icona uno spazio riservato solo a loro. Venerdì pomeriggio, ha presieduto la celebrazione eucaristica Mons. Filippo Iannone, Vescovo Ausiliare di Napoli, che ha insistito molto sul clima del Cenacolo creatosi in chiesa per la presenza della Madre di Gesù.
Ogni giorno, alle 12.00, durante i giorni della missione, nei quali la Madonna ha visibilmente regnato nella nostra Parrocchia, è stata elevata a lei una fiduciosa supplica, recitata in ginocchio, a cuore aperto con gli occhi velati di lacrime, con un’invocazione corale, per chiedere a lei, Madre buona, di sanare con il suo amore questa società che non sa più distinguere il bene dal male.
Queste considerazioni sono affiorate anche nell’omelia della solenne celebrazione eucaristica del 5 aprile, presieduta da Mons. Salvatore Esposito, Vicario Episcopale per la liturgia, che ha invitato a
guardare a Maria, come la donna della speranza, per riequilibrare le disarmonie prodotte dalla cultura materialistica che ha stravolto il ruolo della donna, distogliendola dalla dimensione umana a lei più congeniale degli affetti, della famiglia e della maternità.
Un momento di grande dolcezza è stato quello del saluto serale a Maria quando, svuotati dalle pene del giorno, tutti trasferivano nel cuore della Madre gloriosa, il loro lieve o pesante fardello. Siamo così giunti alla domenica, quasi senza accorgercene.
L’ultima celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Parroco, che ha paragonato lo stato d’animo di questi quattro giorni d’amore con Maria a quello dei discepoli di Emmaus, il cui cuore vibrava per la presenza del Risorto. Poi l’Icona della Madonna ha lasciato il Cenacolo, per riprendere il suo cammino missionario.
Buon viaggio, o Maria, aiutaci a comprendere che la nostra gioia non dipende solo da uno stato di salute e di benessere, ma è l’espressione di una vita, come la tua, che sa fidarsi di Dio anche nella prova. Conducici per mano al Bambino che miriamo sulle tue ginocchia, interceda per noi il Beato Bartolo Longo, apostolo del Rosario.

(Autore: Rosa Di Battista)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Castellaneta (TA)

10/13 Aprile 2008 – Parrocchia: “San Domenico" - Parroco: "Don Francesco Alfarano"

Un'eco profonda ha lasciato nella comunità parrocchiale di San Domenico in Castellaneta, e in tutta la cittadinanza, la missione mariana del Quadro della Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei, che si è svolta dal 10 al 13 aprile 2008.
Sono stati giorni intensi di fede rinnovata, grazie ai diversi momenti forti che la missione ha fatto vivere a chiunque si sia accostato a questa esperienza che resterà per noi unica ed indimenticabile. L’arrivo del Quadro della Vergine, accolto nello stadio comunale alla presenza delle Autorità Civili e Militari, è stato salutato con entusiasmo dalla folla di fedeli che gremiva le gradinate e che poi
si è incolonnata per la processione a cui hanno preso parte anche tutte le Confraternite della Città.
La Chiesa di San Domenico non è riuscita a contenere la gente che ha voluto partecipare alla celebrazione eucaristica concelebrata dai parroci della Città e presieduta da Mons. Pietro M. Fragnelli, Vescovo della Diocesi di Castellaneta, il quale durante l’omelia ha ringraziato la Delegazione del Santuario di Pompei per aver accettato la richiesta inoltrata dal nostro parroco, Don Franco Alfarano, di ospitare il Quadro della Madonna di Pompei in conclusione di un anno giubilare dedicato a San Domenico (800 anni dalla fondazione del primo monastero a Prohuille) e in occasione del 10° anniversario del suo ministero di parroco in questa comunità.
Il momento più profondo di giovedì 10 aprile è stato il concerto di Don Giosy Cento. A lui va il merito di aver "riscaldato" gli animi dei presenti, di aver trasformato le pareti della chiesa in "pietre vive" capaci di far riecheggiare nei cuori di tutti non solo il senso delle sue canzoni, quanto il valore delle meditazioni!
Nei giorni successivi l’Immagine della Vergine ha raggiunto ogni angolo della nostra Città, incontrando tutte le realtà: le scuole, gli ammalati dell’ospedale civile e quelli dell’Unitalsi, gli anziani, le Forze Armate, le nostre suore di clausura; ha fatto sostare in preghiera sui marciapiedi ogni abitante di Castellaneta, richiamato dal canto "Madonna del Rosario" messo in onda, al suo passaggio, dell’autocappella pontificia.
Sabato sera, il concerto della Schola Cantorum Parrocchiale "Maria, siamo tuoi figli", diretto dal M° Domenico Petrella, ha profuso nei cuori dei tanti presenti l’amore di Maria per noi suoi figli e la bellezza dei canti, trasformati in preghiera, è salita dai figli al trono della Madre. Lo spettacolo
pirotecnico in onore di Maria ha illuminato il cielo stellato guardando e imitando la vera Stella.
A conclusione, ringraziamo l’Arcivescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati, e il suo Vicario Generale, Mons. Pasquale Mocerino, per averci donato la loro presenza; Don Antonio Marrese e gli altri missionari che hanno saputo "smuovere gli animi e risvegliare le coscienze" e il nostro parroco per l’instancabile lavoro svolto nei dieci anni del suo ministero e per averci dato l’opportunità di vivere quest’esperienza in pienezza, trasformando quello che doveva essere un regalo per il suo anniversario, in un "dono" che lui invece ha offerto alla sua comunità… uno dei tanti!
(Autore: Anna Galatone)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Macerata Campania (CE)

17/20 Aprile 2008 – Parrocchia: “San Martino Vescovo" - Parroco: "Don Gianfranco Boccia"

Dal 17 al 20 aprile la venerata immagine della Vergine di Pompei ha sostato presso la comunità parrocchiale di San Martino Vescovo a Macerata Campania, in occasione della celebrazione del giubileo, benevolmente concessoci da Papa Benedetto XVI nel 400° anniversario dell’edificazione della chiesa abbaziale.
Ci siamo preparati con trepidazione a questo evento per poter accogliere con cuore rinnovato
Maria Santissima che è venuta a visitarci per portarci il Signore, così come fece con la cugina Elisabetta.
La visita è stata annunciata per tempo dal parroco Don Gianfranco Boccia che ha indirizzato a tutte le famiglie della comunità, insieme al programma della celebrazione, la lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae del servo di Dio Giovanni Paolo II, sull’attualità e il valore del Santo Rosario.
Abbiamo accolto Maria Santissima la sera del giovedì. Un tripudio di folla, commossa e festante che all’arrivo dell’autocappella non ha resistito a lodare Maria con invocazioni, applausi e canti, ha accompagnato in processione la sacra immagine fino alla chiesa abbaziale.
Lì l’Arcivescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati, ha celebrato l’eucaristia richiamando con parole forti la necessità di vivere nella quotidianità la fede cristiana sull’esempio della Vergine Maria che ha fatto di ogni suo gesto un atto d’amore. La serata è proseguita con l’adorazione eucaristica presieduta da Don Rosario Maria Pepe, che insieme a Don Antonio Marrese, Delegato della missione, e a Don Antonio Pisani, parroco di Penta, nel salernitano, alle Suore Domenicane e ai giovani missionari, hanno accompagnato l’Icona della Vergine del Rosario.
La concelebrazione eucaristica del venerdì è stata presieduta da Mons. Bruno Schettino, Arcivescovo di Capua, nostro Pastore, che ha centrato la sua omelia sulle parole "de Maria numquam satis" con le quali San Bernardo di Chiaravalle esortava i cristiani a considerare come di Maria non si dicesse mai abbastanza.
Don Marrese, a nome della delegazione Pontificia di Pompei, ha fatto dono all’Arcivescovo di una croce pettorale, come dono riconoscente per la sua vicinanza alla missione mariana. Mons. Francesco Paolo Soprano, Rettore del Santuario di Pompei, ha presieduto la messa del sabato sera. Nell’omelia ha parlato delle opere del Beato Bartolo Longo a Pompei e ha sottolineato l’importanza della recita del Rosario e della pratica dei Venti Sabati alla regina del Rosario.
Un altro momento significativo della missione è stato la celebrazione domenicale presieduta da Mons. Luigi Diligenza, Arcivescovo emerito di Capua, che ha anche amministrato il Battesimo ad
alcuni bambini della comunità parrocchiale invitando a imitare Maria che si rende sollecita verso i bisogni di ciascuno dei suoi figli.
Da sottolineare anche la presenza di Don Giosy Cento, sacerdote e cantautore, che con i suoi canti, durante un concerto affollatissimo, ha richiamato la necessità della gioia di essere cristiani e di spendere la propria vita al servizio dei fratelli. La celebrazione conclusiva della missione, la domenica sera, alla quale hanno partecipato numerosissimi fedeli, è stata presieduta dal nostro parroco Don Gianfranco che, animato da una sincera e filiale devozione alla santa Madre di Dio, ci ha richiamato al valore della fede, non disgiunta dalla testimonianza cristiana, e alla sincera e filiale devozione a Maria.
Al termine della celebrazione una sorpresa, Don Antonio Marrese aveva sentito, durante la celebrazione del venerdì, che Don Gianfranco aveva ringraziato il Pastore diocesano per il bastone pastorale offerto alla statua del nostro patrono San Martino ma che mancavano ancora la croce pettorale e l’anello episcopale. A essi ha pensato proprio lui che, a nome della Delegazione Pontificia, ha donato una croce pettorale di argento e un anello episcopale d’oro con cui poter adornare la statua di San Martino. Un dono grande che suggella il vincolo di santa amicizia tra Pompei e Macerata Campania.

(Autore: Giovanni Cosenza)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Martina Franca (TA)

24/27 Aprile 2008 – Parrocchia: “San Domenico" - Parroco: "Don Francesco Angelini"

Ogni anno, dopo la supplica alla Madonna del Rosario di Pompei dell’8 maggio, la comunità parrocchiale di San Domenico di Martina Franca (TA) organizza un pellegrinaggio al santuario mariano. Ciò è avvenuto anche lo scorso anno.
In quell’occasione, il parroco Don Franco Angelini chiese a Don Antonio Marrese, responsabile della Missione Mariana del Rosario, di avere in parrocchia l’Icona pellegrina della Madonna di Pompei, per solennizzare anche la ricorrenza del suo quarantesimo anniversario di sacerdozio. Nel pomeriggio del 24, in Piazza XX Settembre, il Sindaco della Città, Dott. Franco Palazzo, il Parroco e il clero cittadino, hanno accolto l’autocappella che trasportava l’Icona della Vergine.
Dopo il saluto del Primo cittadino, l’Arcivescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati, ha presieduto e guidato la processione verso la Chiesa parrocchiale. In Piazza Plebiscito dinanzi alla Basilica di San
Martino il parroco, Mons. Franco Semeraro, ha espresso la sua gratitudine per la presenza dell’Icona della Vergine, ricordando come lei già altre volte fosse stata pellegrina a Martina Franca. Alla fine della processione, Mons. Liberati, ha presieduto la Santa Messa.
Nell’omelia, il Pastore pompeiano ha elogiato il popolo invitandolo a non seguire le mode del tempo, le dissipazioni, i disfacimenti morali e a diffidare delle facili suggestioni e dei paradisi artificiali, che contraddistinguono la nostra società dell’opulenza e dell’edonismo e a confidare nell’aiuto di Dio e nella Vergine Santa per un rinnovamento dei costumi, alla luce del Vangelo. A sera, i giovani dell’Azione Cattolica parrocchiale hanno rivolto un omaggio canoro alla Vergine. Il giorno successivo è stato caratterizzato dalla visita dei missionari agli ammalati e alle contrade dell’agro. A Nigri i fedeli hanno atteso la Madonna ai bordi della strada e cantando e pregando l’hanno accompagnata in chiesa per la celebrazione eucaristica.
Anche nella contrada di Bataglini, la gente, come a Nigri, ha manifestato il proprio caloroso e filiale amore per la Madre del Signore. Ricco d’impegni è stato anche sabato 26 aprile. La giornata è iniziata con il "Buongiorno a Maria", la celebrazione eucaristica e "I Venti sabati", durante i quali Mons. Ciro Cozzolino, missionario pompeiano, ha ricordato le grazie avvenute in Martina Franca per intercessione della Madonna al tempo del Beato Bartolo Longo.
Alle dieci è stata celebrata la Messa per gli ammalati con la partecipazione dell’UNITALSI e della CRI, presieduta dal Rettore del Santuario di Pompei, Mons. Francesco Paolo Soprano, cui ha fatto seguito la recita della Supplica alla Madonna. Nel pomeriggio, il rosario meditato dinanzi al SS.mo Sacramento ha introdotto la benedizione delle mamme in stato di gravidanza e dei bambini appena nati, momento molto gradito dai tantissimi presenti.
La Messa vespertina è stata presieduta da Don Antonio Marrese. Alla celebrazione è seguito il magico concerto di Don Giosy Cento, che ha polarizzato la nostra attenzione. Per più di due ore ci siamo lasciati trasportare dalle sue parole, dalle sue riflessioni, dal suo canto, dal suo carisma capace di mediare il Vangelo, la fede con il linguaggio dei media. Domenica 27 aprile è stato il giorno dei saluti.
Dopo la solenne celebrazione della Messa e la Supplica alla madonna, la sacra Immagine è stata accompagnata all’autocappella per rientrare a Pompei. Grati per quanto abbiamo sperimentato in questi giorni, alla scuola della Vergine, ricambieremo la sua visita andando, com’è nostra tradizione, in pellegrinaggio a Pompei per ringraziarla, questa volta, per il dono della missione mariana.
Un grazie, infine, al nostro Parroco per essersi adoperato affinché potessimo realizzare questa straordinaria esperienza e l’augurio sincero per i suoi quarant’anni di sacerdozio spesi per la comunità. Il Signore gli conceda ancora tanti anni di ministero ricchi della sua benedizione e di quella della Vergine, da lui tanto amata.

(Autore: Giuseppe Calella)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Falconara Marittima (AN)

02/04 Maggio 2008 – Santuario: “Beata Vergine Maria del Rosario” - Parroco: "Don Roberto Pavan"

La devozione di Falconara Marittima alla Madonna di Pompei risale al 1892. Fu in quell’anno che provvidenzialmente s’incontrarono il Beato Bartolo Longo e la nobildonna Carolina Tanfani Olivastri. Il Beato le donò una delle prime copie dell’immagine della Madonna. "La prenda, la faccia esporre al pubblico.
Un giorno sarà molto venerate", furono queste le parole profetiche del Beato, che la signora accolse ed eseguì alla lettera. Da allora, i falconaresi rivolsero le loro preghiere alla madre celeste, affinché concedesse loro grazie e favori.
La devozione alla Madonna di Pompei crebbe grazie anche all’opera zelante del cappellano Don Duilio. Mentre il parroco, Don Ermenegildo David, considerava quell’Icona sacra "il gioiello più grande di falconara".
La devozione si è affermata con il primo parroco della neo parrocchia di Falconara Marittima, Don
Bernardo Baldoni, che l’ha intitolata proprio alla Madonna del Rosario, patrona del comune di Falconara. L’otto maggio è la nostra festa patronale.
Quest’anno è stata preparata nei primi giorni di maggio da una grande missione mariana guidata dai missionari di Pompei: sacerdoti, suore e laici.
Una grande folla di fedeli, ha accolto, il 2 maggio, nel nostro Santuario, l’Immagine pellegrina della Vergine di Pompei e ha partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati.
Era presente anche il nostro Pastore, Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo, che dopo aver salutato e abbracciato calorosamente il Presule pompeiano, in nome dell’antica amicizia, ha affidato la parrocchia ai missionari. In serata, Don Giosy Cento, noto cantautore, ci ha rallegrato con un suo concerto, dal forte sapore spirituale e mariano.
I giorni della missione sono stati molto intensi. Oltre alle solenni celebrazioni eucaristiche, particolarmente intensa è stata la preghiera mariana, che sin dal mattino con il "Buongiorno, Maria" e poi, con la recita del rosario meditato, e, in conclusione della giornata, con il "Buonanotte, Maria", ha animato il convenire dei fedeli presso l’Icona della Vergine. Momenti, particolarmente significativi sono stati l’omaggio delle scolaresche alla Madonna e le visite agli ammalati.
I missionari, accompagnati dai ministri straordinari dell’eucarestia e dagli unitalsiani, hanno visitato gli infermi e quanti hanno potuto raggiungere la chiesa portando loro il conforto dei sacramenti e i segni della condivisione fraterna.
A conclusione della missione, essi hanno voluto lasciarci in dono un’immagine del Beato Bartolo Longo, con la richiesta di pregare per la sua canonizzazione.
La festa della Patrona ha avuto così la migliore preparazione possibile: Messe, come da orario festivo, recita solenne della Supplica a mezzogiorno e celebrazione eucaristica vespertina con i
sacerdoti di Falconara, presieduta da Mons. Edoardo Menichelli.
L’omelia del nostro Pastore ci ha invitato a vivere alla scuola di Maria per riscoprire il modello della vita evangelica; imparare ad amare Dio sopra ogni cosa con il suo amare Dio sopra ogni cosa con il suo amore di Mamma; contemplare con il suo spirito, il Verbo fatto Uomo e servirlo con la sua stessa sollecitudine nei fratelli.
La giornata si è conclusa con la processione per le vie di Falconara, scelte quelle pianeggianti per permettere la partecipazione dei fedeli in carrozzina e tutte addobbate dallo stendardo preparato dalla Pia Unione.
Durante la processione, Mons. Menichelli ha guidato il santo Rosario, intervallato da canti e brani musicali eseguiti dal Corpo Bandistico di "Castelferretti - Città di Falconara Marittima".

(Autore: Roberto Pavan)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Pogli di Ortovero e Pietra Ligure (SV)

09/12 Maggio 2008 – Parrocchia: “Santo Stefano” - Diacono: "Gian Carlo Ferrari"

Accolta con devozione filiale dal Vaticano Generale, Mons. Giorgio Brancaleoni, dal Parroco, Don Italo Arrigoni, dal Diacono, Don Gian Carlo Ferrari, e dai fedeli della comunità parrocchiale Santo Stefano a Pogli di Ortovero, ha fatto il suo ingresso in città, il 9 maggio scorso, la sacra immagine della Madonna di Pompei.
I missionari, coordinati da Don Antonio Marrese, Delegato della Missione Mariana del Rosario del Santuario di Pompei, hanno animato con entusiasmo e dedizione i giorni della missione per favorire, alla scuola della Vergine, un clima di fervente preghiera, di ascolto della Parola di Dio e di condivisione della mensa eucaristica.
Nel pomeriggio del dieci, l’Icona della Madonna lasciava la Parrocchia di Pogli per raggiungere quella del Capoluogo Ortovero, dove è stata accolta da un piccolo, caloroso gruppo di fedeli. È
stata una breve sosta.
Domenica mattina, infatti, dopo la celebrazione delle lodi, l’immagine, lasciata la Parrocchia di Ortovero, ha raggiunto la comunità parrocchiale di San Nicolò a Pietra Ligure, accolta dal Parroco Don Luigi Fusta, dal Vice Parroco Don Federico e da centinaia di fedeli.
A Pietra Ligure, dopo le celebrazioni domenicali, la missione ha vissuto un momento molto intenso e significativo alla presenza del Vescovo diocesano di Albenga-Imperia, Mons. Mario Oliveri, che ha presieduto la celebrazione la celebrazione conclusiva di lunedì 12 maggio.
Con lui hanno concelebrato i Parroci delle comunità parrocchiali che hanno ospitato la sacra
Immagine e i sacerdoti missionari di Pompei, mentre il servizio della Parola e della mensa eucaristica è stato assicurato dai Diaconi Gian Carlo, Ino e Walter.
Prima della benedizione finale, Don Antonio Marrese, a nome della Delegazione Pontificia per il santuario di Pompei, ha donato al nostro Vescovo una Croce pettorale in argento, in segno di comunione tra le due comunità ecclesiali e di condivisione augurale per i suoi quarant’anni di ordinazione sacerdotale e per l’imminente e attesa festa diocesana della Madonna di Pontelungo.
A ricordo della missione, Don Antonio che non ha tralasciato di ringraziare tutti quelli che hanno contribuito al buon andamento della missione, e in modo particolare il Diacono Don Gian Carlo, promotore dell’iniziativa, ha donato a ciascuna delle tre comunità parrocchiali un quadro della Vergine e uno del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario.

(Autore: Gian Carlo Ferrari)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Brienza (PZ)

01/04 Giugno 2008 – Parrocchia: “Santa Maria Assunta” - Parroco: "Don Stanislao Beniamino Cirone"

Dal 1° al 5 giugno 2008 la comunità di Brienza ha vissuto una straordinaria ed esaltante esperienza di fede: la venerata immagine del Quadro pellegrino della Madonna di Pompei è stata accolta nella parrocchia "Santa Maria Assunta" ed ospitata nella Chiesa della "SS.ma Annunziata".
La sacra Icona è giunta a Brienza nel pomeriggio del 1° giugno ed è stata accolta da una folla numerosa e festante, dalle note della banda musicale e dai fuochi d’artificio.
Un fremito di grande commozione ha pervaso tutti fino alle lacrime. Viale Stazione era tutto infiocchettato con nastrini colorati e palloncini variopinti, i balconi tappezzati da coperte, lenzuola e tappeti pregiati.
Passava la Mamma Celeste e bisognava accoglierla con tutti gli onori che merita! Sul Piazzale della chiesa, dopo i saluti del parroco e del sindaco, è seguita la concelebrazione eucaristica presieduta da Mons. Pasquale Mocerino, Vicario Generale della Prelatura di Pompei.
Per l’occasione, erano presenti alcuni sindaci dei paesi limitrofi con i rispettivi Gonfaloni, autorità civili e militari. È iniziata, così, la Missione Mariana, guidata dal carissimo Don Antonio Marrese, e animata dai missionari don Rosario Pepe, Mons. Giuseppe Adamo, dalle Suore e dai volontari del Santuario di Pompei. Nei giorni seguenti, i missionari hanno meravigliosamente animato il Rosario Meditato e di particolare rilevanza spirituale sono stati il "Buongiorno a Maria" e la "Buona Notte a Maria. Di notevole impatto emotivo è stata la "fiaccolata" della sera del 2 giugno.
Una notevolissima partecipazione di persone di tutte le età ha accompagnato la Madonna e illuminato con fiaccole il suo passaggio. In via Aceronia, spenta di proposito l’illuminazione pubblica, lo spettacolo dei "flambeaux" ha trasformato la nostra Brienza in una piccola Lourdes. Durante i giorni della missione, in chiesa si sono alternati i più piccoli, i ragazzi delle scuole, i fidanzati, le
fafamiglie, gli anziani e tantissimi fedeli, tutti accolti dalle parole calde ed efficaci di Don Antonio Marrese e dei missionari.
Il 3 giugno, poi, a presiedere la celebrazione eucaristica è stato Mons. Carlo Liberati, Arcivescovo e Delegato Pontificio di Pompei. Durante l’omelia, con parole forti e accorate, ha saputo offrire ai fedeli pensieri di stimolo per una più viva e autentica testimonianza di vita cristiana. Il giorno 4 la santa Messa è stata celebrata da Mons. Agostino Superbo, Arcivescovo Metropolita di Potenza. Le sue parole sono state ricche di spunti spirituali, di riflessione ed incoraggiamento nel proprio percorso di fede.
Ogni sera, le celebrazioni eucaristiche sono state solennemente animate da quattro corali polifoniche diverse (Sant’Arsenio, Brienza, Viggiano, Satriano di Lucania). Particolarmente coinvolgente è stata la serata del 4 giugno, dedicata ai giovani e animata da Don Giosy Cento. Questo sacerdote cantautore che, dagli anni Settanta parla di Dio con un linguaggio moderno, è riuscito a contagiare tutte le persone presenti, suscitando, con la musica, forti e profonde vibrazioni.
La sua "Piccola Traccia" resterà indelebile nel ricordo di quell’indimenticabile serata. Giovedì 5, dopo l’ultima celebrazione eucaristica, la sacra Icona ha lasciato Brienza per proseguire verso Potenza. Il tutto si è svolto nella commozione generale appena celata da uno sventolio di fazzoletti colorati.
Che magnifica esperienza! Che giornate intense di fede e anche di tanti "ritorni"! La presenza di Maria ha toccato i cuori e li ha guidati con amore materno verso il suo Figlio che regge sulle ginocchia. La visita di Maria nella nostra città ha fatto, così, da splendido preludio ai solenni festeggiamenti che verranno celebrati in onore di Gesù Crocifisso, in occasione dei 770 anni della fondazione del santuario a Lui dedicato (1238 – 2008). Grazie Vergine del Rosario di Pompei. Un forte e riconoscente abbraccio a tutti voi, missionari di Maria.
(Autore: Beniamino Cirone)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Potenza

05/08 Giugno 2008 – Parrocchia: “Beata Vergine del Rosario” - Parroco: "Padre Angelo Vita"

La comunità parrocchiale "Beata Vergine del Rosario" al rione Betlemme, in Potenza, in occasione del 40° anniversario della dedicazione della chiesa parrocchiale, sta vivendo una speciale anno giubilare.
Nel ricchissimo e denso programma pastorale non poteva mancare la Missione Mariana del Santuario di Pompei: si è svolta dal 5 al 9 giugno 2008 ed è stata animata dal Responsabile, Don Antonio Marrese, da Don Ciro Cozzolino e Don Rosario Maria Pepe, con la collaborazione di due Suore e dei giovani volontari del santuario. Grandi cose ha fatto l’Onnipotente mediante la presenza missionaria di Maria. La prima tappa, nella Casa Circondariale, grazie alla disponibilità del Direttore, Dott. Michele Ferrandina, e del Commissario Raffaele Grippo.
I detenuti, insieme agli agenti della Polizia Penitenziaria, hanno accolto l’Immagine della Vergine con devozione filiale ricevendone un forte messaggio di consolazione e di speranza. La grande accoglienza ed esperienza di comunione e comunità intorno a Maria è avvenuta sul piazzale antistante la chiesa di "Sant’Antonio la Macchia" con la concelebrazione eucaristica presieduta da Mons. Carlo Liberati, Arcivescovo di Pompei, che con parole pacate, ma chiare, concrete e penetranti, ha proclamato in Maria il Vangelo della donna e della famiglia.
Suggestiva è stata la processione-fiaccolata che ha accompagnato l’immagine della Madonna alla chiesa parrocchiale dove il "Buongiorno a Maria", la contemplazione del volto di Cristo con Maria mediante il Rosario meditato, la Supplica a mezzogiorno, la celebrazione dell’Eucarestia, le confessioni sacramentali e la "Buonanotte" a Maria" sono stati i momenti salienti che ogni giorno hanno coinvolto, impegnato, animato e rinnovato il popolo di Dio in un pellegrinaggio ininterrotto. Anche Maria, come Madre sollecita e premurosa, ogni giorno si è fatta pellegrina presso i suoi figli sparsi nelle diverse contrade del vastissimo territorio parrocchiale.
Così, Romaniello, Varco d’Izzo, San Luca Branca e Tiera Tufaroli sono diventate per qualche tempo una "piccola Pompei" dove, con fede semplice e genuina, i figli si sono stretti intorno alla Mamma che, a sua volta, offrendo Gesù nella preghiera, nella Parola e nei sacramenti a tutti ha raccomandato: "Fate quello che vi dirà".
Particolarmente significativi sono stati l’incontro dei giovani con Maria animato dal frate cappuccino Massimo Popiti con la sua équipe e l’omaggio dei bambini del catechismo accompagnati
dai genitori e dai catechisti: hanno offerto a Gesù per Maria preghiere e canti, fiori e incenso e, soprattutto, la loro innocenza perché il mondo ritrovi la bellezza del sorriso e continui a sperare.
Il pellegrinaggio di alcuni frati cappuccini di Basilicata – Salerno che hanno concelebrato l’Eucarestia presieduta da Mons. Pasquale Mocerino, Vicario Generale di Pompei; la celebrazione dell’Unzione degli infermi per i numerosi anziani e ammalati che hanno offerto le loro sofferenze in unione a quelle di Gesù e di Maria per la salvezza del mondo; la celebrazione conclusiva con l’Atto di affidamento e il "mandato del Rosario": consegna della missione della preghiera al popolo di Dio da parte dell’Arcivescovo Metropolita di Potenza, Mons. Agostino Superbo, sono stati i momenti caratterizzanti dell’ultimo giorno.

È stato sorprendente constatare come, pur essendo giorno lavorativo, nelle varie ore della giornata e nelle varie celebrazioni, la presenza del popolo è stata superiore a quella che normalmente si registra nei giorni di Natale e Pasqua.
La presenza della Madonna rimane sempre viva nel suo popolo.

E questo popolo vuole decisamente camminare sempre sui suoi passi: interpreto e spiego così il fiume di gente che spontaneamente e con entusiasmo ha voluto accompagnare a piedi per un tratto di strada il Quadro della Madonna al momento del commiato. Benedetto il Signore che con Maria ha visitato il suo popolo!
(Autore: Angelo Di Vita)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Castro Marina (LE)

15/19 Giugno 2008 – Parrocchia: “Madonna del Rosario” - Parroco: "Don Pietro Frisullo"
Forse non tutti sanno che a Castro marina, a pochi chilometri dall’ultimo lembo della penisola italiana, nel profondo salento, c’è un Santuario dedicato alla Vergine di Pompei, fin dal 1895.
Qui dal 15 al 19 giugno, ha sostato l’Icona pellegrina della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei.
Tutta la comunità si è preparata con trepidazione alla celebrazione di questo evento perché potesse accogliere con cuore rinnovato la visita di Maria Santissima che portava il Signore, così come aveva fatto ad Ain Karim con la parente Elisabetta.
Nel pomeriggio del 15 giugno, presenti le, autorità civili, militari, le associazioni religiose e civili, all’ingresso della marina di Castro, i fedeli della Vergine Santa hanno accolto con commozione l’Icona pellegrina della Madonna di Pompei, che, accompagnata da Mons. Carlo Liberati, Arcivescovo Prelato del Pontificio Santuario campana, è giunta nella nostra "cittadina mariana".
Il parroco, Don Piero Frisullo, nel suo saluto di benvenuto ha esordito dicendo: "Castro è città mariana". Nella breve prolusione, infatti, ha rievocato i milleseicento anni di storia mariana vissuti
dalle comunità parrocchiali castrensi, anche in momenti a volte drammatici.
Una nutrita folla di fedeli ha accompagnato in corteo l’Augusta Regina delle Vittorie, "come sposa nel giorno delle nozze". In Piazza Colombo la celebrazione eucaristica, ha stretto la folta assemblea in un’intima comunione tra la Chiesa pellegrina in terra e quella celeste.
Rinnovando l’antica consuetudine dei festeggiamenti annuali del 12 agosto, celebrati in onore della Vergine di Pompei, con la processione a mare della statua della Madonna, lo stesso omaggio si è voluto si è voluto offrire all’immagine della "Sovrana del cielo e della terra".
Prima dello sbarco i fuochi pirotecnici lanciati dalla scogliera sulle acque del placido mare hanno fatto tremare le rocce e illuminato il cielo. Dopo lo sbarco, la Venerata immagine è stata accompagnata nel nostro Santuario e intronizzata sull’altare, dove ordinariamente è collocata la nostra statua della Madonna di Pompei, pregevole opera del 1897.
Nei giorni 15-19 le comunità parrocchiali limitrofe di Vignacastrisi, Ortelle, Marittima, Diso, Spongano, Andrano, Castiglione, Vitigliano, Santa cesarea, Cerfignano, Cursi hanno manifestato, con mini pellegrinaggi, il loro amore e la grande devozione per la Regina delle Vittorie.
Uno dei momenti più belli della Missione è stato l’incontro di preghiera con Don Giosy Cento in concerto, che ha offerto una tenera testimonianza canora sull’amato conterraneo Don Tonino
Bello. È stato emozionante vedere tanti giovani pregare cantando e invocare, con le braccia sollevate in alto, Maria.
Il 19 giugno, giornata conclusiva della Missione, a ricordo dell’evento, i missionari hanno donato alla comunità di Castro un’immagine della Madonna di Pompei e del Beato Bartolo Longo. Al termine della celebrazione eucaristica, processionalmente il quadro della "Onnipotente per grazia" è stato accompagnato in Piazza Dante per il saluto finale.
Sul volto di tutti erano scolpite le parole "Noi non Ti lasceremo mai più".
Affinché restasse vivo il ricordo di quei giorni di grazia, la prima domenica di ottobre, al termine della Supplica, nel Santuario è stato benedetto un altarino in pietra leccese, dove è esposto alla venerazione dei fedeli il quadro della Madonna di Pompei con a lato un’epigrafe che ricorda l’avvenimento: "l’Icona pellegrina della Vergine di Pompei rinnova la fede della Madre celeste. Castro, Missione Mariana 15.19 giugno 2008".

(Autore: Piero Frisullo)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Terzigno (NA)

30 Giugno/02 Luglio 2008 – Parrocchia: “Immacolata” - Parroco: "Mons. Vito Menna"
Il 250° anniversario della fondazione della chiesa parrocchiale (1758-2008), dedicata all’Immacolata Concezione, festeggiato a Terzigno, dal 30 giugno al 2 luglio 2008, fortemente voluto e organizzato dal Parroco Mons. Vito Menna, è stato l’occasione per ospitare il venerato quadro della Beata Vergine di Pompei.
Come avvenne a Pompei il 13 novembre 1875, abbiamo desiderato che giungesse nella nostra
cittadina, non nell’umiltà di allora – sopra un carro di letame -, ma sopra un carro degnamente abbellito di fiori. Al suo arrivo, l’immagine della Madonna è stata accolta da tutta la popolazione in festa, raggiungendo la piazza Mons. Trojano Caracciolo del Sole, il fondatore della nostra chiesa.
Dopo il saluto delle autorità e la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo, Mons. Beniamino De Palma, Pastore della Diocesi di Nola, il quadro ha fatto il suo ingresso in Chiesa, dove è stato esposto alla venerazione dei fedeli, che guidati dall’équipe missionaria di Pompei hanno vegliato in preghiera per tutta la notte.
La missione mariana è continuata con intensità anche il giorno seguente con diverse celebrazioni.
Dopo il "Buongiorno a Maria" e le lodi del mattino, sono state celebrate le sante Messe con la particolare presenza dei conducenti degli autoveicoli e quella con la partecipazione dei ragazzi, presieduta dal missionario Don Domenico Arcaro.
Il pomeriggio, dopo la liturgia penitenziale e il Santo Rosario meditato, animato dai giovani laici dell’équipe missionaria, il Rettore del Santuario di Pompei, Mons. Francesco Paolo Soprano, ha presieduto l’eucarestia per i coniugi, circa settanta coppie, che quest’anno hanno festeggiato il loro anniversario di matrimonio.
La giornata è terminata con l’incontro con i giovani e l’emozionante concerto di Don Giosy cento, che ha coinvolto gioiosamente tutti i presenti con canti di lode al Signore ed alla Vergine Maria.

Il 2 luglio, a presiedere la celebrazione eucaristica è stato Mons. Carlo Liberati, Arcivescovo di Pompei, che ha amministrato, a circa 100 infermi, il sacramento dell’Unzione dei Malati.
Durante la bella celebrazione, l’insigne Prelato ha rilevato, con toccanti parole, il valore salvifico della sofferenza quando è offerta al Signore in riparazione dei peccati del mondo.
I festeggiamenti sono finiti con la solenne concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo Luigi Travaglio, Nunzio Apostolico, che ha dato lettura della speciale benedizione inviata dal Santo Padre Benedetto XVI a tutta la comunità per l’anniversario della fondazione della chiesa parrocchiale.
Dopo la consacrazione della nostra comunità alla Vergine di Pompei, il venerato quadro ha fatto ritorno, sempre sul bellissimo carro, al suo Santuario, scortato dalle forze dell’ordine e accompagnato, oltre che dalle Autorità civili, da una folla immensa di fedeli che è aumentata moltissimo lungo il percorso che da Terzigno ha condotto alla città mariana.
A Pompei, il Santuario è sembrato piccolo, piccolo, tanto da non contenere i numerosissimi fedeli
entusiasti, colmi di gioia e, soprattutto, grati alla "Mamma del Rosario" per aver voluto festeggiare con la sua presenza il 250° anniversario dell’edificazione di un tempio dedicato alla sua Immacolata Concezione.
Il ringraziamento dei fedeli ha coinvolto, giustamente, il Parroco, Mons. Vito Menna, artefice e impareggiabile organizzatore dell’evento.
A perenne ricordo, l’équipe missionaria di Pompei ha donato alla nostra parrocchia una copia dell’immagine della Vergine del Rosario e del Beato Bartolo Longo.
Entrambe sono state collocate in un salone che è stato loro dedicato, insieme a San Giuseppe Moscati, amico e medico del Fondatore della città mariana.
L’intera comunità parrocchiale dell’Immacolata e tutta la città di Terzigno ringraziano vivamente il Santuario di Pompei e i suoi Responsabili per il loro impegno di evangelizzazione e di promozione della devozione mariana canale straordinario di benefici spirituali.
(Autore: Lucia Casillo)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Torre Orsaia (SA)

11/14 Settembre 2008 – Parrocchia: “San Lorenzo Martire” - Parroco: "Don Pasquale Pellegrino"
Per la comunità parrocchiale di Torre Orsaia e Castelruggero, nel Cilento, la presenza del venerato Quadro della Madonna di Pompei è stato un grande evento, che ha qualificato e impreziosito l’anno giubilare laurenziano, dedicato al Patrono San Lorenzo Martire, nel 1750° anniversario del suo glorioso martirio.
Il Quadro della Madonna di Pompei, una delle Icone mariane più venerate nel mondo, è stato in
visita nella parrocchia di Torre Orsaia e Castelruggero, diocesi di Teggiano-Policastro dall’11 al 14 settembre 2008.
L’Icona è stata accolta all’ingresso della città dal Vescovo diocesano, Mons. Angelo Spinillo, dai fedeli esultanti, dal Sindaco, Giuseppe Vairo, dagli Assessori, dai Consiglieri comunali e dalle Autorità Militari.
In processione, portato a spalle dai portatori torresi, è stata collocata nella trecentesca Chiesa Madre, dedicata a San Lorenzo Martire. Una delle cappelle della chiesa è dedicata alla Madonna del Rosario.
I saluti del parroco, Don Pasquale Pellegrino e di Don Antonio Marrese, capo della delegazione che accompagna l’Icona nelle Missioni Mariane del Rosario, in Italia e nel mondo, hanno preceduto la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal Pastore diocesano, cui è seguita una veglia di preghiera, durata fino a notte fonda.
I giorni della missione sono stati molto intensi. La recita del Santo Rosario è stata animata costantemente dai giovani dell’équipe missionaria. Particolarmente graditi e emozionanti sono stati il "Buongiorno a Maria" e la "Buonanotte a Maria", con la partecipazione di numerosi fedeli. Allo stesso modo sono state sempre partecipate con attenzione e fede le celebrazioni e le confessioni presiedute dai sacerdoti missionari, Mons. Ciro Cozzolino e Don Rosario Pepe. La schola cantorum interparrocchiale ha animato tutte le liturgie ed ha, anche, eseguito un concerto di musiche sacre dedicate alla Vergine Santa.
Il tredici sera, l’Icona è stata portata processionalmente nel Santuario di Sant’Antonio da Padova
in Castelruggero, rendendo più solenni i festeggiamenti in onore del santo patavino, che si tengono ogni tredici del mese.
Il Pastore pompeiano, Mons. Carlo Liberati, nella concelebrazione eucaristica vespertina, ha affidato alla Vergine del Rosario le comunità parrocchiali di Torre Orsaia e Castelruggero.
Domenica 14 settembre, ultimo giorno della missione, l’Arcivescovo di Pompei ha affidato il ministero sacerdotale del nostro amato parroco, Don Pasquale Pellegrino, alla Madonna del Rosario, in occasione del suo stesso anniversario di ordinazione sacerdotale.
La Missione Mariana è terminata con la preghiera per la canonizzazione del Beato Bartolo Longo, il quale costruì la nuova città di Pompei, come città di carità, di speranza e di fede, ma, soprattutto, come la città del Rosario, … catena dolce che ci rannoda a Dio.
L’auspicio è che questi giorni di grazia vissuti ai piedi della Regina del Rosario siano per le nostre comunità parrocchiali l’inizio di una vita di grazia sotto la sua materna protezione.
(Autore: Maria Concetta Carugno)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Varapodio (RC)

18/22 Settembre 2008 – Parrocchia “San Nicola" - Parroco: "Don Domenico Caruso"

(Autore: xx)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Ischia (NA)

25/28 Settembre 2008 – Parrocchia “Sant'Antonio Abate" - Parroco: "Don Carlo Candido"

(Autore: xx)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Napoli (NA)

30 Settembre 2 Ottobre 2008 - Parrocchia: "Santa Maria della Rotonda" Parroco: "Don xx"

(Autore: xx)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Latiano (BR)

23/26 Ottobre 2008 – Parrocchia: "Santa Maria della Neve" - Parroco: "Mons. Angelo Altavilla"
L’Icona pellegrina della Madonna del Rosario di Pompei ha stazionato per qualche giorno a Latiano (23/26 ottobre 2008), comune salentino che ha dato i natali al Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario e delle Opere di Pompei ad esso connesse.
I latianesi hanno riservato un’accoglienza particolarmente calorosa alla venerata Icona, con tante iniziative che si sono svolte nell’arco di un’intera settimana, rinnovando in questo modo anche il gemellaggio con Pompei. Lunedì 20 ottobre presso il Palazzo Imperiali c’è stata la presentazione del volume "La via di Maria: fede, arte e storia", un volume che ricostruisce e ripercorre la devozione mariana nella diocesi di Oria.
Mercoledì 22 ottobre, si è svolto a Palazzo Imperiali il convegno nazionale "Bartolo Longo: attualità del pensiero sociale", con la proiezione del video "Sulle orme di Bartolo Longo da Latiano a Pompei"; nel corso della serata si sono avuti gli interventi di Nicola Avellino, Salvatore Settembrini, Luigi Avellino e Mons. Pasquale Mocerino.
Giovedì 23 ottobre in serata si è avuto l’arrivo del quadro della Madonna di Pompei, accolto da una folla festante e devota. La Santa Messa è stata celebrata dal Vescovo di Oria Mons. Michele
Castoro.
Nel corso della giornata di venerdì 24 ottobre gli alunni delle scuole latianesi hanno fatto visita all’Icona presso la Chiesa Madre di Latiano – sede della comunità parrocchiale di Santa Maria della Nene -, accolti dai missionari e dal parroco Mons. Angelo Altavilla.
In serata, c’è stato l’atteso concerto di Don Giosy Cento, con la partecipazione dei numerosi giovani molto legati alle sue canzoni, e l’inaugurazione del ristrutturato oratorio giovanile di via Garibaldi.
Sabato, 25 ottobre, in mattinata i missionari hanno fatto visita alle famiglie degli ammalati, donando loro fede e speranza. In serata, dopo la Santa Messa presieduta da Mons. Carlo Liberati, Arcivescovo di Pompei, si è svolta la processione cittadina.
Domenica 26 ottobre, ventottesimo anniversario della beatificazione di Bartolo Longo, avvenuta in
Piazza San Pietro il 26 ottobre 1980, dopo la celebrazione eucaristica e la Supplica alla Vergine del Rosario, c’è stata la partenza del quadro, tra gli applausi e non senza qualche momento di commozione da parte dei concittadini del Beato.
È stata una settimana molto intensa per la cittadina, che ha rinnovato e rinsaldato il legame con il Santuario di Pompei.
Dinanzi all’Icona pellegrina della Beata Vergine del Rosario hanno pregato in quei giorni diverse migliaia di fedeli, alcuni provenienti anche dai paesi limitrofi alla cittadina del Beato, recentemente proclamata "Città Mariana".
(Autore: Claudio Argentieri)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Taranto

26/29 Ottobre 2008 – Parrocchia “Santa Lucia" - Parroco: "Don Antonio Caforio"

Dopo nove anni (gennaio 2000), la comunità parrocchiale di Santa Lucia di Taranto ha avuto il privilegio di accogliere, dal 26 al 29 ottobre 2008, l’Icona pellegrina della vergine del Rosario di Pompei, nel contesto più ampio della missione al popolo della Vicaria Orientale I del capoluogo pugliese.
Il Quadro della Madonna è arrivato da Latiano, città natale del Beato Bartolo Longo, nel
pomeriggio di domenica 26 ottobre, accolto dal Parroco, Don Antonio Caforio, da una marea di gente, dalla Congrega del Rosario di Taranto e da una delegazione dei Cavalieri e delle Dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, del quale anche il Beato Bartolo Longo era stato membro.
Dopo la processione verso la chiesa parrocchiale, l’Arcivescovo di Taranto, Mons. Benigno Luigi Papa, ha presieduto la concelebrazione eucaristica.
Al termine, tra lo stupore e la sorpresa di tutti, Don Antonio Marrese, responsabile della Missione Mariana del Rosario, ha donato al Pastore tarantino una preziosa croce pettorale con l’effige della Madonna.
Dono prezioso della missione è stata anche la presenza di Don Giosy Cento, con la sua catechesi su "Maria, Vergine e Madre" e il concerto dedicato a tre straordinari testimoni della fede: Madre Teresa di Calcutta, Giovanni Paolo II e Don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta.
È stata davvero una grazia speciale per la comunità parrocchiale sperimentare tutto ciò che la presenza di Maria ha operato nel cuore di tanti: quelli che da tutta Taranto sono venuti a
venerarla, oppure quelli toccati nei cuori e consolati dalla Grazia e dal perdono di Dio, oppure negli ammalati visitati in casa dall’équipe missionaria, nei bambini e nei ragazzi delle scuole che hanno manifestato il loro amore con canti, preghiere e inni mariani.
È stato un grande evento, con una straordinaria conclusione: la processione cittadina con il Quadro della Vergine, che dalla Parrocchia di Santa Lucia è stato portato alla Cattedrale, con la partecipazione dei Parroci e di tutti i Sacerdoti della Vicaria, di migliaia di fedeli e dei membri della Congrega del Rosario che hanno portato "a spalla" l’Icona.
Al termine, è seguita la santa Messa, presieduta da Mons. Michele Castoro, Vescovo di Oria, concelebrata dal clero locale e da Don Franco Castellana, Vicario Generale dell’Arcidiocesi. L’esperienza il dono della Missione con l’Icona di Pompei devono diventare, ora, un impegno da custodire e da promuovere.
(Autore: Antonio Caforio)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Marotta di Fano (PU)

06/09 Novembre 2008 - Parrocchia: "San Giovanni Apostolo" - Parroco: "Don Enrico Secchiaroli"
La parrocchia San Giovanni Apostolo di Marotta di Fano (Pesaro) ha vissuto, dal 6 al 9 novembre 2008, un’intensa esperienza di fede e di comunione alla presenza dell’immagine della Madonna di Pompei e dei missionari (preti, Suore e laici) che hanno animato la Missione Mariana del Rosario promossa dal Santuario di Pompei.
A spiegare il senso dell’evento è stato il Vescovo diocesano, Mons. Armando Trasarti, che
nell’accogliere l’immagine nella chiesa parrocchiale, dopo una breve processione, ha rilevato come i giorni della missione potessero essere una grande opportunità di fede e di crescita per l’intera comunità. Infatti, Maria mostra, dona e propone Gesù, lo fa conoscere, lo offre a ciascuno con l’invito a fare ciò che "Egli vi dirà".
E le giornate della missione sono state vissute proprio come un’occasione di preghiera, di conoscenza, d’incontro per tutti. Giornate intense vissute con entusiasmo: la preghiera del mattino e la celebrazione eucaristica, la celebrazione del sacramento della riconciliazione, la visita agli anziani e ai malati, gli incontri pomeridiani con bambini e ragazzi, la recita del rosario animato dai giovani missionari laici.
È stato un modo nuovo di conoscere e accostarsi a Maria e alla preghiera. E, poi, il concerto di Don Giosy Cento: dalla storica "Acqua siamo noi", alle nuove e suggestive canzoni ispirate ai testi di Don Tonino Bello, che hanno "scaldato" il teatro della parrocchia e, soprattutto, il cuore dei presenti. E, ancora, la veglia di preghiera per le famiglia: il rinnovamento delle promesse matrimoniali, offrendo al Signore la propria famiglia e il proprio amore.
Ogni sera, infine, la preghiera mariana della "Buona notte, Maria", finiva davvero l’intensa giornata.
Tutti gli appuntamenti della missione, che si è rivelata come un vero impegno di vita spirituale,
sono stati coordinati e organizzati da Don Enrico Secchiaroli e accompagnati e sostenuti dall’impegno di molti che si sono adoperati nell’ospitalità e nell’accoglienza.
A suggellare il particolare legame di amicizia, che si è creato tra la nostra comunità e i missionari di Pompei, la solenne eucarestia di domenica 9 novembre, presieduta dall’Arcivescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati, marchigiano di Matelica e compagno di studi del Parroco, Mons. Mario Giulietti, proprio nel seminario di Fano.
È finita così, la missione: un vero momento di grazia, di intensa preghiera, di fraternità che sotto la protezione della Vergine Maria porterà sicuramente frutti spirituali abbondanti per tutti. I primi novant’anni della fondazione della parrocchia – celebrati proprio nel 2008 – guardano con grande speranza agli anni a venire.
(Autore: Enrico Secchiaroli)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Pastena (SA)

14/16 Novembre 2008 – Parrocchia: “Santa Margherita e San Nicola” - Parroco: "Don xx"

(Autore: xx)


"2008" La Regina di Pompei si reca a:
San Giovanni a Teduccio (NA)

19/20 Novembre 2008 – Parrocchia: “Santa Maria del Soccorso” - Parroco: "Don Orlando Esposito"
Il 170° anniversario della consacrazione dell’altare maggiore della Parrocchia Santa Maria del Soccorso in San Giovanni a Teduccio (NA), è stata l’occasione per invitare l’Icona pellegrina della Madonna del Rosario di Pompei e vivere due giorni di spiritualità mariana il 19 e il 20 novembre 2008.
La sosta è stata breve, ma è stata intensa la partecipazione caratterizzata da incontri particolari con ammalati, ragazzi, donne in dolce attesa e uomini. Tanta gente ha partecipato e ognuno ha ricevuto dalla Madonna e dalle catechesi che si sono susseguite forza, sostegno e fede.
Sono stati molto bravi i sacerdoti della missione mariana perché con linguaggio semplice e attuale hanno saputo cogliere tutti i problemi, gli affanni e le speranze della nostra gente. Hanno confessato tanta gente e, soprattutto, sono stati capaci di entrare nel cuore di tutti.
Anche le Suore e i missionari laici di Pompei, con bravura e generosità, hanno dato testimonianza di vera fede e devozione alla Madonna.
Non dimenticheremo questi giorni pieni di grazia e soprattutto all’arrivo dell’Icona l’incontro con i soldati della Caserma "Cavalleri" dove ha sede il 2° Comando delle Forze di Difesa, che comanda tutto il Sud d’Italia.
È stato bello vedere tanti soldati che difendono la pace e la legalità, in tante delicate missioni all’estero, pregare e sostare commossi dinanzi all’immagine della Vergine Maria.
Anche l’incontro con gli alunni della Scuola Media "Giotto-Monti" e dell’Istituto Tecnico
"Petriccione" è stato curato bene e ha incuriosito e entusiasmato tutti.
La messa celebrata dall’Arcivescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati, ha dato un particolare tocco alla celebrazione con la sua brillante omelia sulla devozione mariana e sulla dignità della donna che ha dato a tutti il coraggio di saper affrontare con forza le tante sfide del nostro tempo.
Al momento del saluto, tantissima gente alla luce delle fiaccole e con una breve processione, ha salutato la Madonna, con la promessa di ricambiare la visita.
Grazie, Maria, per quanto hai seminato nella nostra comunità, con la speranza che ciascuno di noi possa sperimentare la gioia di vedere in futuro frutti copiosi di bene.
(Autore: Orlando Esposito)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
San Vito dei Normanni (BR)

23-27 Novembre 2008 - Parrocchia: "Santa Maria degli Angeli"

Inserita a pieno titolo nell’Anno Giubilare Mariano per celebrare il centocinquantesimo anniversario delle apparizioni di Lourdes, si è tenuta, dal 23 al 26 novembre 2008, presso la Parrocchia dell’Immacolata di San Vito dei Normanni (BR), la Missione Mariana del Rosario promossa dal Santuario di Pompei.
Domenica 23 novembre, in serata, il venerato Quadro della Madonna del Santo Rosario di Pompei,
accompagnato dai missionari, ha fatto il suo ingresso nella chiesa parrocchiale tra le acclamazioni festose e commosse dei fedeli presenti, tutti rapiti dalla sua accattivante bellezza, ed è stato intronizzato su di uno speciale altarino, adornato di fiori e luci, costruito da alcuni generosi devoti parrocchiani.
La comunità era stata in pellegrinaggio a Pompei poco tempo prima, il 15 ottobre, ma non tutti avevano potuto parteciparvi.
Ora era Lei, la Vergine del Rosario, che, come per un provvidenziale dono, ci faceva visita!
Una solenne concelebrazione, presieduta dal nostro Pastore, Mons. Rocco Talucci Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, ha dato il via alla missione, durante la quale, la nostra piccola ma accogliente chiesa parrocchiale si è trasformata in una "piccola Pompei", sotto la guida sapiente dei missionari che hanno presieduto le celebrazioni, animato le catechesi e gli incontri, ricreando il clima di quanto avviene a Pompei durante le stesse attività pastorali e spirituali.
Al di là degli impegni di ogni giorno (preghiera di lode, celebrazioni eucaristiche, incontri e catechesi varie, recita meditata del Rosario intero), un momento molto bello e significativo è stato l’incontro con i giovani di tutte le parrocchie di San Vito, con l’animazione musicale e canora curata dai giovani laici missionari, che hanno offerto le loro testimonianze personali. Da essi abbiamo capito che ogni giovane di buona volontà, nonostante i propri limiti, può, se vuole, scoprire o riscoprire la bellezza della fede che vince ogni paura e dona la vera gioia.
Durante la missione l’équipe pompeiana ha sottolineato più volte il significato del culto mariano e l’importanza della recita del Santo Rosario, come strumento di spiritualità e santità. In modo particolare, ha fatto riferimento alla storia del Santuario di Pompei, con frequenti richiami alla biografia del Fondatore. il Beato Bartolo Longo, originario della vicinissima Latiano.
Ricca di stimoli spirituali è stata anche la narrazione degli eventi prodigiosi, miracoli e conversioni operati dalla Madonna di Pompei nel corso degli anni, delle visite pastorali di Giovanni Paolo II e di
Benedetto XVI, dei milioni di pellegrini che annualmente visitano il Santuario e del più bel miracolo che ogni giorno avviene nella cappella delle confessioni, ove l’umanità peccatrice è sanata dalla misericordia del Padre.
L’ultima sera è stata caratterizzata dalla presenza dell’Arcivescovo di Pompei, Mons. Liberati, che ha terminato la missione mariana.
A San Vito, rimane forte il ricordo di questi bei giorni, alla presenza dell’Icona pellegrina della Madonna di Pompei.
La missione mariana non è finita, ma continua nella vita di ogni giorno, attraverso la preghiera e, soprattutto, con una testimonianza cristiana sincera, generosa, consapevole di portare nel mondo d’oggi un forte messaggio di speranza e di salvezza.
(Autore: Costantino Palomba)

"2008" La Regina di Pompei si reca a:
Statte (TA)

27/30 Novembre 2008 -  Parrocchia: del "Madonna SS. del Rosario" - Parroco: "Don Pompilio Patti"
Nei giorni dal 27 al 30 del mese di novembre, abbiamo avuto la gioia e l’onore di ospitare, presso la nostra Parrocchia "Madonna SS. del Rosario" di Statte, in provincia di Taranto, la Missione Mariana del Rosario con l’Icona pellegrina della Vergine di Pompei.
Da allora sono trascorsi alcuni giorni e si è naturalmente affievolito l’affetto emotivo dell’evento, che ha visto una massiccia partecipazione di fedeli, ma ci soffermiamo su quanto di più profondo ha lasciato nei nostri cuori la preziosa e santa visita.
Vana e inutile sarebbe stata la nostra partecipazione se non avessimo saputo, durante la missione, scandagliare e analizzare il nostro vissuto quotidiano, per stigmatizzare ciò che ci impediva di vivere pienamente la nostra fede.
Nella meditazione continua del Santo Rosario abbiamo trovato la strada e la guida più completa per compiere il nostro personale discernimento.
Nell’Icona pompeiana, la Madonna ci invita alla pratica della recita del Rosario: preghiera vocale e mentale, semplice e popolare, strumento di meditazione e contemplazione dei misteri della vita di
Gesù, con la guida sapiente di Maria, impareggiabile maestra di vita spirituale.
Così facendo il Rosario diventa scuola di spiritualità e di santità e aver la corona tra le mani diventa segno della nostra personale adesione all’azione salvifica di Cristo.
Questa consapevolezza resta il frutto migliore del cammino missionario dell’immagine di Maria, pellegrina presso la nostra comunità.
Saremo felici, quando, potremo ricambiare umilmente la visita a Pompei, con il pellegrinaggio già programmato per il 14 maggio 2009, e deporre ai piedi della Madonna il nostro impegno per un'esistenza migliore, oggi rinnovato con l’aiuto della sua misericordiosa benevolenza.
(Autore: Pompilio Patti)

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